Ars Academy Research opera nell’ambito della Ricerca e Formazione, e in linea con un approccio accademico, sincretico vede la ricerca e la formazione come processi integrati in una sofisticata complessità di relazioni significative. Per questo nell’ambito della formazione formale, non formale e informale, Ars Academy ha sviluppato un suo metodo. Ma la definizione di “metodo” è fuorviante, poiché si tratta di un progetto in forma di processo che non annuncia un movimento di educazione, bensì prescrive un dialogo tra un territorio, autori e libri già esistenti. Questo Metodo è costituito su un processo ternario della formazione:

COMPETENZE ↔ CONOSCENZE ↔ PENSIERO

Ars Academy mette al centro del suo metodo la ferma convinzione che ad ogni Competenza vada sempre accompagnata una Conoscenza afferente, e un Pensiero Critico relativo.

Competenza deriva dal verbo latino cum e petere ovvero “chiedere, dirigersi a” (Dizionario Devoto-Oli, 2005) che sta a sta a significare andare insieme, far convergere in un medesimo punto, ossia mirare ad, nonché finire insieme, incontrarsi, corrispondere, coincidere e gareggiare. Qualsiasi percorso si scelga nella vita la competizione è inevitabile, poiché solo attraverso di essa si selezionano i migliori; occorre tuttavia rispettare le regole del gioco, dettate da migliaia di anni di civiltà (De Masi, 2010) e dalla politica.

confrontarsi, convenire, spettare, giocare || anche: concorrere, partecipare, entrare in gioco, entrare in lizza, attenere, concernere, inerire, riguardare.

Competente, è termine dal diritto romano (dal latino competens – entis) e sta ad indicare la qualità di un individuo che è responsabile, autorizzato, qualificato.

Attinente, bravo, capace, erudito, idoneo, pratico, qualificato, sicuro, abile || anche: pertinente, destro, esperto, perito, dotato, versato, adatto, adeguato, appropriato, confacente, corretto, esatto, giusto, indicato, azzeccato, indovinato, rodato, all’altezza, preparato, pronto.

Secondo il Dizionario etimologico della lingua italiana di Cortellazzo e Zolli (1994), significa essere conveniente, congruo e appropriato. Competente è dunque chi agisce in maniera responsabile, secondo criteri adattabili alle esigenze dei discenti, nonché in termini di una prestazione tecnicamente valida, eticamente corretta e coerente con i valori culturali e professionali.

La conoscenza è la comprensione di fatti, verità o informazioni attraverso l’introspezione, che agisce a priori, o l’apprendimento che si realizza a posteriori. La conoscenza è il possesso di informazioni connesse tra di loro, le quali, prese singolarmente, hanno un valore e un’utilità inferiori. E’ quindi una particolare forma di informazione, dotata di una sua utilità. La conoscenza è studiata dalle discipline dell’epistemologia (che si interessa della conoscenza ipotizzata ‘esatta’ o scienza che si misura nei metodi e nelle condizioni della conoscenza), dalla gnoseologia (che si ritrova nella tradizione filosofica classica e riguarda i problemi a priori della conoscenza in senso universale) e dall’ermeneutica (che si occupa delle forme dell’interpretazione possibili). La conoscenza è un investimento sul futuro, perché permette adattabilità evolutiva e problem solving. Inoltre permette di agire la ‘Cura del sé’, una prassi centrale nella definizione del soggetto post-moderno.

Il pensiero è un processo che si esplica nella formazione delle idee, dei concetti, della coscienza, dell’immaginazione, dei desideri, della critica, del giudizio, e di ogni raffigurazione del mondo; può essere sia conscio che inconscio. Deriva dal latino pensum, participio del verbo pendere: “pesare”, ovvero indica un certo quantitativo di lana da “pesare” per poter essere infine passata alle filatrici per trattarla. Il “pensum” indica quindi la materia prima, più grezza, designante metaforicamente un elemento o un tema che doveva essere secondariamente trattato, elaborato, dandogli così una nuova forma.